Abbiamo scelto di occuparci degli ultimi della terra, di quelli che soffrono per l’emarginazione, la miseria, la guerra e le ingiustizie del mondo perché facciamo nostre le parole dello storico israeliano Ilan Pappe (nell’introduzione al volume Storia della Palestina moderna) “questo libro è scritto da uno che prova simpatia per i colonizzati e non per i colonizzatori, per gli occupati e non per gli occupanti, Da uno che sta dalla parte dei lavoratori e non dei padroni. È inoltre, qualcuno che si sente vicino alle donne in difficoltà e ha scarsa ammirazione per gli uomini che comandano, che non è capace di rimanere indifferente davanti ai bambini maltrattati, né di astenersi dal criticare gli adulti”. Non vogliamo peccare di presunzione stabilendo un altro punto di contatto con lo storico appena citato che ha avuto il merito, tra gli altri che si possono attribuire al suo lavoro scientifico, di essere capace di abbandonare la visione etnocentrica (che nel suo caso possiamo definire con un termine da noi creato israelocentrica) per diventare uno studioso obiettivo della questione arabo-israeliana; anche noi abbiamo abbandonato la visione europocentrica per sforzarci di ascoltare la voce dei migranti e di dare loro voce perché le ingiustizie di cui sono vittime siano, con lo sforzo e l’impegno di ciascuno di noi, eliminate.
L’attività di ricerca ha visto coinvolti alunni di più classi che si sono messi insieme e divisi in gruppi di lavoro per affrontare i vari aspetti del fenomeno oggetto di studio; i gruppi sono i seguenti:
- Storia delle migrazioni dalla preistoria fino all’età contemporanea (Elenoire Farfaglia, Clelia Marino, Sara Staropoli V B S.U).
- Le migrazioni oggi tra guerre, cambiamenti climatici e violazione dei diritti umani (Aurora Colloca, Anna Maria La Gamba, Thomas Rubino VBSU).
- Le rotte percorse dai migranti per raggiungere l’Europa (Desirè Artusa, Ivana Caparra, Annamaria Paglianiti III BSU Gaia Callipo, Giulia Russo 5 EL).
- L’inferno ai confini dell’Unione Europea (Arena Immacolata Iris, Brosio Maria Paola, Callisti Aurora, Caprino Carmela, Messina Flavia III BSU).
- Le leggi che regolamentano l’immigrazione (Sarah Giamba, Maria Lucrezia Guerrera, Maria Teresa Silipo, Maria Pia Vallone III BSU).
- Raccolta dati statistici sulle migrazioni verso l’Europa (Giada Galati, Asia Gasparro, Anna Laura Sabatino IIIBSU).
- Interviste a migranti (Giada Belvedere, Domenico Curello IIICL).
- Il sistema di accoglienza dei migranti in Europa e modelli (positivi) di accoglienza e assistenza (Emily De Stefano, Asia Grasso, Doriana Galeano, Miriam Procopio IIIBSU).
- Proposte per una gestione corretta del fenomeno delle migrazioni (Ginevra Bartolotta, Alessia Galati, Sofia Goairy, Anna Maria Loiacono, Maria Benedetta Morgese IIIBSU).
- Selezione di testi, interviste, poesie e canzoni sul tema delle migrazioni (Emanuela Belvedere, Sara Melluso, Gregorio Meddis IIIBSU).
- Raccolta di foto da inserire nei vari capitoli e realizzazione della copertina (Federica Asturi, Rossella Barbieri, Michela Chiara Garrì, Alessandra Lochiatto IVDSU).
Vogliamo precisare e spiegare a chiare lettere che questo libro non è un testo scientifico in quanto ci siamo limitati a reperire attraverso il web informazioni e dati che ci sono sembrati importanti per analizzare e far conoscere il fenomeno oggetto di studio. Questo libro è invece, una pietra nel senso in cui quest’ultimo termine è utilizzato dallo scrittore portoghese Josè Saramago che in un capitolo del suo romanzo La caverna dice “le parole dei libri sono soltanto delle pietre messe di traverso nella corrente di un fiume, sono lì solo per farci arrivare all’altra sponda, quello che conta è l’altra sponda.” Infatti, attraverso le parole di questo libro pensiamo di incidere sulla percezione dell’immigrazione e delle sue dinamiche da parte dei ragazzi che lo hanno realizzato e di quelli che lo leggeranno, ma anche dei lettori adulti. Abbiamo pensato di fare parlare gli studenti e di utilizzare le loro parole perché il loro linguaggio semplice chiaro e diretto può essere più facilmente compreso dai loro coetanei, ma risulta anche molto adatto a catturare l’attenzione di un pubblico di lettori adulti.
Prima di avviarci alle conclusioni desideriamo procedere a dei ringraziamenti che riteniamo importanti: innanzi tutto ci teniamo a porgere la nostra gratitudine al dirigente scolastico (nominato sopra) che appoggia i nostri progetti prima ancora di averli letti e analizzati, segno della stima profonda che nutre nei nostri confronti, nonché della sua grande apertura mentale; poi ci teniamo a segnalare l’importante contributo che ci è stato dato da una ex-alunna nostra e di questo istituto Marwa Elafia che con la sua vita e il suo impegno quotidiano dimostra quanto il lavoro svolto dai docenti del Liceo Capialbi possa essere fruttuoso, la sua collaborazione ci ha permesso di reperire uno dei migranti che ha risposto alle nostre domande che sono confluite nel capitolo VII; infine, ma non ultimi, ci teniamo a ringraziare noi stessi, volgiamo farlo in quanto riteniamo di essere stati capaci di abbandonare i nostri personalismi e le nostre specificità per realizzare un lavoro di gruppo, per diventare un team e costruire qualcosa di importante, che durerà nel tempo oltre di noi, lasciando un segno nella comunità locale e non solo.
Questo libro è dedicato a tutti coloro che per qualsiasi motivo si spostano da una parte all’altra del mondo, ma è stato scritto, soprattutto, in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita (nel Mediterraneo, lungo la rotta balcanica, nei centri di detenzione libica, al confine Messico - Stati Uniti) proprio mentre cercavano la vita. L’interesse per le vittime, spesso senza nome, delle migrazioni non è per noi nuovo; infatti, il secondo albero del Giardino dei Giusti, a cui abbiamo fatto riferimento sopra, è stato dedicato all’anatomopatologa Cristina Cattaneo che si impegna con il suo team di lavoro per dare un nome a coloro che muoiono durante i naufragi delle navi della disperazione che trasportano i migranti dalle coste dell’Africa all’Italia."
Anna Murmura (Coordinatrice del progetto)