Fragmenta: intrigo di Potere a Monteleone

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Quando l’alba con le sue dita di rose cominciava a colorare le volte oscure del cielo, apparvero agli sguardi dell’atterrita città i sette cadaveri degli infelici monteleonesi che penzolavano e facean mostra sanguinosa di se dai merli del castello”.

Così scrive Giovan Battista Marzano nel ricordare la sciagurata fine dei “sette martiri” caduti nella trappola di Giovanni Lo Tufo, inviato dal Pignatelli per imporre quel dominio sulla città che i monteleonesi non gli riconoscevano, perché acquisito con l’inganno, ribellandosi.