A cura di Daniele NOTARRIGO - Editore LIBRITALIA EDIZIONI
Questo breve romanzo, ambientato nel Ducato di Savoia al termine del 1600 durante la reggenza di Vittorio Amedeo II, non ha velleità storiche. Volevo solo avesse una collocazione in un periodo particolare al quale sono sempre stato interessato. Mi sono quindi documentato per poter descrivere al lettore con sufficiente precisione luoghi, modi e costumi, inserendo inoltre alcuni fatti realmente accaduti. Torino di quei tempi era, dal 1680 circa, suddivisa in 145 isole chiamata ognuna col nome di un santo, il quale veniva indicato a grandi caratteri nei loro pressi. Non esisteva toponomastica e numerazione civica, introdotti poi nel 1800 sul modello parigino. I cittadini usavano riferirsi a luoghi d’istituzione, religiosi o militari. Il nome delle vie era tramandato verbalmente, nulla le indicava in modo scritto e le abitazioni erano individuate col nome di uno dei proprietari, o di un più conosciuto ex proprietario.