L'ineluttabilità di un destino segnato può essere scalfita con la forza dell'intelletto, l'utopia è più forte dei condizionamenti, strappa gli scenari consunti e veste di colori il futuro. La realtà del Sud Italia, condizionata da antichi mesti retaggi, grazie alle nuove generazioni può abbattere muri altissimi.
Il giovane protagonista del romanzo di Luciano Prestia vive da solo la tremenda realtà e non vede il riscatto se non grazie all'amore di una donna, che per cultura e tradizioni più diversa non potrebbe essere. L'amore che nasconde le brutture, l'amore che assolve, ma anche l'amore che infonde il coraggio di affrontare la battaglia della vita.
La morte dei cari, il sangue che scorre diventa linfa vitale per un cuore giusto. L'America delle meraviglie, il Nuovo Mondo che dischiude le porte ai talenti ma anche a chi spera nel facile guadagno. La vanagloria, la finzione, il tormento, miscela di sentimenti che forgiano ma che possono anche uccidere. L'amicizia che ti capita una sola volta nella vita.
L'amicizia tragica, onorata fino alla fine e che è capace di farti capire perché vivi. Tutto questo in un romanzo che disegna il copione di una vita, che il destino colloca nel profondo Sud, intriso di riti e 'ndrine, ma che contiene quell'universalità tipica del viaggio umano, dell'odissea.
Proprio come un Ulisse coraggioso, il nostro protagonista toma in patria per comprendere il senso dell'esistenza e come un moderno Telemaco va alla ricerca del padre e delle sue radici, per scoprirsi quasi inerme di fronte alle complicazioni che la vita gli riserva.
Solo i saggi insegnamenti, i consigli ricevuti lo hanno portato a crescere ed essere pronto per la vita, per una scelta non facile.