di FERNANDO DI GREGORIO - LIBRITALIA
Avrei voluto che qualcuno presentasse questo mio ultimo lavoro dal titolo emblematico Il guscio. Ciò non è accaduto, e sinceramente, non me ne sono dispiaciuto.Ho lavorato molto a quest'opera, con la passione e la tenacia che mi distingue. Sono versi del cuore, vagamente accennanti ad un certo mio intimo modo di pensare e interpretare la mia filosofia.Qualcuno ha definito la mia poesia come poesia del frammento – certamente chi ha pensato questa classificazione sul mio poetare, è stato un acuto osservatore e al tempo stesso attento “analista” dell'intera produzione sinora prodotta e presentata al pubblico.Mi piace qui rifarmi a quel meraviglioso rapporto epistolario di cui volle onorarmi uno dei maggiori poeti e critici letterari italiani: il prof. Giorgio Bàrberi Squarotti – Torinese, recentemente venuto a mancare -, il quale mi fece recapitare – tramite l'editore di LietoColle - una prima lettera nella quale diceva testualmente: … la Sua poesia è netta, rigorosa, sentenziosa, sapienziale, con sempre, alla fine di ogni testo la conseguenza drammatica, desolata. E' un discorso altissimo, perfettamente ritmato … a seguito di lettura della mia silloge “Il tarlo del tempo” edito appunto da LietoColle di Como.Credo che questa sia la migliore, la più alta e qualificata presentazione che un critico “sconosciuto”, dopo aver letto, egli Personaggio dello scenario culturale italiano ed internazionale, possa aver fatto ad un poeta “sconosciuto”.Il resto è superfluo, sarà il tempo a dare o meno ragione, alle mie meditate o estemporanee elaborazioni del cuore.
CARATTERISTICHE TECNICHE: FORMATO 15x21 cm. - copertina patinata a colori - interno edizione avorio- pagine n.127