a cura di ORIANA MANCA ISBN 9788855481649 - LIBRITALIA EDIZIONI
La Sardegna bizantina è sicuramente un importante momento storico-politico-culturale e religioso che è noto sia agli addetti ai lavori che agli appassionati di Storia. La chiesa bizantina di Santa Sofia, di cui si parla nel libro, si trova su un’altura che domina il Sarcidano, lungo il percorso della strada per mediterranea che, in età romana, metteva in comunicazione l’attuale Cagliari a Olbia, nella costa nord-orientale dell’isola.
L’attenzione dell’autrice, per la chiesa bizantina di Santa Sofia di Sarcidano, si manifesta in giovane età, attraverso gli studi relativi alla sua tesi di laurea, ma la successiva maturità culturale legata alle sue origini laconesi l’hanno spinta a far conoscere il suo territorio e a valorizzarlo.
Nella fattispecie il suo libro sugli influssi di cultura orientale nella Sardegna medievale ci offrono l’opportunità di avvicinarci e comprendere meglio un periodo più antico, quello romano, seguito da uno più recente, quello medievale; in mezzo una dominazione che in questo libro trova il suo approfondimento.
La presenza dei cenobiti di rito greco-ortodosso e la loro predicazione, suscitano delle riflessioni in quanto, costoro riuscirono ad entrare in Barbagia, accolti dalle popolazioni di quel periodo, a differenza dei Romani che trovarono non poche difficoltà.
L’impossibilità da parte degli abitanti del Lazio, di conquistare un territorio inespugnabile come quello abitato dai Barbaricini, segnò un confine tra la Romània e la Barbària, da cui poi il termine Barbagia, ad indicare il centro montuoso dell’isola. Sempre in età romana, sotto l’imperatore Diocleziano, sbarcò a Tharros il martire Efisio, comandante della flotta romana, per portare a termine la sua azione militare contro gli Iliensi che, in rivolta, avevano superato il limes (confine).