di Eugenio SORRENTINO ISBN 9788831981101 LIBRITALIA EDIZIONI
Il libro che presentiamo è frutto di diversi anni di ricerca da parte dell’autore, svolta in archivi e biblioteche, con scrupolosa accuratezza e crescente passione di conoscere origini e vicende del “natio loco”. Spesso ripetiamo che la memoria del passato è la radice del futuro. Effettivamente, avere il senso del nostro passato significa entrare nella fecondità e continuità di un traditum, di una trasmissione che è parte integrante della vita personale e sociale.
La ricerca delle fonti documentarie è un mezzo importante per una coscienza storica localistica e regionale. Il lavoro monografico contribuisce a restringere con rigore metodologico l’attenzione sul particolare e, nello stesso tempo, ad allargare la conoscenza ad una visione obiettiva e condivisa della storia più generale. E’ quanto si propone Eugenio Sorrentino, con il provvidenziale recupero di documentazione inedita e la riscoperta di una cultura popolare che permette una storiografa “dal basso”, del vissuto storico della comunità.
Voltando queste pagine attraversiamo secoli di storia sociale e religiosa, che si incastonano con la loro tipicità e originalità nella più grande storia regionale e nazionale. Fatti, personaggi, istituzioni, avvenimenti che oggi, in uno sguardo storico più concreto e completo, non possiamo ignorare.
Una rivisitazione assiologica della memoria storica ha bisogno di cercare la nostra identità profonda, ed è innegabile, con documenti alla mano, che le nostre radici culturali rivelano una coscienza teologica della storia, la quale deve anche essere considerata una imprescindibile chiave interpretativa dei fenomeni storici. La trasmissione stessa della fede, mediante lo sviluppo secolare di istituzioni religiose, non è avulsa dalla “trasmissione della memoria storica”. Diceva Benedetto Croce che ogni storia è storia “contemporanea”. Di fatto, il presente è sempre in debito col passato, e il passato ha sempre un obbligo verso il futuro. La storia rivela la dimensione esistenziale di ogni persona, nella sua unicità e irripetibilità, e insieme la nostra vita di membri della società. <<La storia- scrive John Tosh – è la memoria collettiva, la riserva di esperienza tramite la quale gli uomini sviluppano un senso di identità sociale e un’idea delle prospettive future. Anche chi dichiara di ignorare la storia è costretto in ogni momento a fare congetture che hanno una base storica>>.