Noi e i ragazzi di Torre Spaccata a cura di Rosa Anna Nespoli - Maria Antonietta Pisano - Libritalia printlab
Un lungo viaggio nella memoria, oltre che una storia di emigrazione, fenomeno purtroppo ancora attuale e che interessa soprattutto i giovani che si mettono in viaggio attratti da condizioni di lavoro più favorevoli e al sicuro dalla disoccupazione. I ragazzi che si sono raccontati, intrecciando i vissuti di ieri e di oggi, sono spesso figli dei figli di emigrati, che nei tempi passati hanno popolato Torre Spaccata.
Il libro di Rosa Anna e Maria Antonietta, due insegnanti pensionate, come scrive Dacia Maraini nella sua prefazione, è il racconto di una intesa, la loro, vissuta tra i banchi scolastici. Le loro vite attraversano i cinquant'anni che, più di altri, hanno segnato un profondo cambiamento nel costume, nella cultura, nel modo di vivere di tutti noi. Prima di ogni cosa la nascita del computer, poi la sua miniaturizzazione anche nei telefonini che ormai scandiscono le nostre vite.
Maria Antonietta racconta i suoi primi anni da immigrata a Roma. Partire da una Calabria allora lontana, coi treni zeppi di gente come lei, alla ricerca di una vita migliore. E poi l'arrivo nella capitale sconosciuta, Roma. "TORRE SPACCATA", dal nome di un antico rudere, di fianco alla via Casilina, era nata da pochi anni, detta allora da tutti, quasi con disprezzo " dormitorio" in quanto mancavano i servizi essenziali e caratterizzata da strade non ancora asfaltate e da spazi incolti, che negli anni successivi sarebbero stati occupati da altri palazzi, le "torri".
Il racconto di Rosa Anna, invece, sembra a volte la sceneggiatura di un film, quando torna con la memoria al viaggio verso la prima scuola che le avevano assegnato in un paese sperduto dove non arrivava neppure una littorina. Rosa Anna racconta delle difficoltà da affrontare quotidianamente. Una donna che vuole emanciparsi, lavorare come gli uomini, si troverà spesso in mezzo a tanti che la vorrebbero fuori. Ma la sua militanza nella CGIL, le lotte femministe, l'intesa con gli alunni, il vederli crescere e motivarsi a fianco a lei, le daranno la forza di andare avanti sulla sua strada.