di Antonio COSTANTINO - ISBN 9788855480055 - LIBRITALIA EDIZIONI
L’alfabeto emotivo di Antonio Costantino, attraverso il ritmo del cuore e della ragione, si muove su temi e modalità già noti alle sue lettrici e ai suoi lettori: il mare, l’amore e gli affetti. Il racconto si snoda su due registri narrativi che si alternano: passato e presente. La relazione profonda con il mare, elemento dominante dell’intero romanzo, riflette gli stati d’animo più intimi del protagonista.
In tutte le pagine traspare questo amore continuo e appassionato; il suo rumore, il suo odore e i suoi infiniti colori catturano i sensi.
E poi c’è l’amore incompiuto, allontanato, quell’ amore che resta sedimentato nell’ anima e nella mente. Il tono è crepuscolare anche nei momenti gioiosi.
È una storia densa di emozioni e di rilevanti risvolti psicologici tangibili nella percezione fisica che gli stati d’animo trasmettono. Alcune situazioni analizzate e descritte con precisione e rigore, confluiscono con naturalezza in espressioni di autentica poesia rendendo la lettura leggera, ma mai banale.
La donna, nell’ immaginario di un diciottenne è completamento della propria esistenza, è l’altra metà con cui ricongiungersi, è desiderata come traguardo, è ricerca continua e incessante, pur con il timore per un sentimento così esclusivo e totalizzante. E ci sono i giovani, con la leggerezza della loro età, quell’ età in cui “tutto è ancora intero…”. Ci sono le scelte da fare, la competizione, la determinazione e il coraggio di affrontare “un mondo dove è ancora tutto o quasi tutto da provare e dove è ancora tutto o quasi tutto da sbagliare…”.
Potente e grandiosa la figura del pescatore Mastro Mimmo, incarnazione stessa del Mare. Possiede una sapienza antica, i suoi occhi sanno, conoscono profondamente il mare e le passioni degli uomini. La sua descrizione fisica è struggente e reale; il suo legame con il giovane Ciccio è solido e profondo e il rispetto del ragazzo si esprime anche attraverso l’uso del Voi. Tutto lo scritto è sospeso in una dimensione onirica, in certi passaggi surreale; la storia si disvela dolcemente e lentamente con i tempi e i modi propri del sentimento, lasciando intatti il piacere e la suggestione del finale. Il racconto, agevole nella trama, lascia alla lettrice e al lettore più attenta/o a confrontarsi e a interrogarsi su tematiche profonde, non esplicitate, né sviluppate dall’autore, ma percepibili come un sussurro nelle diverse situazioni.
Nella riflessione post lettura, il doppio binario del tempo oltrepassa i confini del passato e del presente vissuti dal protagonista e le questioni irrisolte della postmodernità sembrano depositarsi delicatamente nella nostra coscienza; stimolano la nostra sensibilità e ci invitano a una lettura profonda della realtà attuale.
È il doppio binario delle relazioni affettive, dell’assunzione di responsabilità, della fatica e della cura dei rapporti, dell’amicizia, del rispetto, dell’uso del linguaggio ci fa riflettere su tutti quei valori che, un tempo solidi, lentamente prima e velocemente poi si sono liquefatti. Viene da chiedersi quali possibilità abbiamo di rinsaldare, di consolidare i nostri legami affettivi. Nella società odierna così complessa, ininterrottamente connessa, dove la velocità degli eventi non permette la lenta e graduale conoscenza tra le persone, dove il prossimo e il distante si confondono, dove non c’è più distinzione tra amici, conoscenti e sconosciuti, dove il ”fast” non riguarda solo il cibo, ma coinvolge tutte le relazioni, i rapporti, ormai bulimici vengono divorati nel tentativo di riempire un vuoto per poi essere buttati via non appena il pieno non soddisfa più, dove la liquidità delle emozioni prende la forma del momento per dissolversi presto nell’oblio rimanendo allo stato embrionale senza alcuna possibilità di evolvere in sentimento.
La lettura del romanzo, invece, ha la capacità di evocare quelle situazioni stabili e durature, non con sterile nostalgia, ma con la speranza e il desiderio di poter vivere ancora la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e del lavoro scrupoloso di chi, “secondo dopo secondo” lentamente e con passione tesse la delicata trama dei rapporti.Allora anche l’amore, uno dei temi del romanzo, ritrova spontaneamente la sua essenza e la sua giusta collocazione.