Sileziosa Luna e altri sublimi leopardiani - Raffaele Gaetano - disegni di Max Marra - Li edizioni
Il cofanetto Silenziosa Luna comprende l'opera di Raffaele Gaetano, edizione numerata e firmata con un breviario del sublime leopardiano e dieci disegni originali a cura di Max Marra in occasione dei 225 anni della nascita del poeta.
Opera di sorprendente originalità, Silenziosa Luna declina in chiave filosofica e artistica una delle principali categorie della poetica leopardiana: il sublime. Nella colta e raffinata introduzione Raffaele Gaetano svela con piglio saggistico i segreti di un concetto a lungo orbato della critica, ma in realtà presentissimo negli scritti del poeta.
Per parte sua, nella serie di dieci disegni originali, Max Marra declina altrettante parole chiave del sublime leopardiano: Infinito, Siepe, Luna, Stelle, Silenzio, Natura, Vulcano, Fulmine, Cavallo, Orologio. Il risultato, grazie anche alla preziosa veste editoriale e a una ricca iconografia sul sublime attinta dall’arte romantica e contemporanea, è emozionante e l’opera si inserisce a pieno titolo tra i contributi più singolari dedicati a Giacomo Leopardi in occasione dei 225 dalla nascita.
La categoria estetica del sublime continua a rappresentare una singolare lente di ingrandimento della realtà, cogliendone le oscillazioni e i dissidi. Ma direi anzitutto le trasversalità, caratteristica quest’ultima non sfuggita a Giacomo Leopardi per il quale, come ha notato il critico americano Bloom, la direzione del significato di sublime è diagonale, «un movimento di sbieco tra il desiderio e il vuoto». Si può affermare che il sublime è un’idea-forza alla quale il recanatese ricorrerà costantemente nel corso degli anni, una stella polare la cui luminescenza diventa sempre più abbacinante in coincidenza dei principali snodi della sua poetica. D’altra parte, lo ha rilevato con spessore critico Margaret Brose, Leopardi è «il poeta italiano che più di tutti ha riflettuto in maniera sistematica sull’estetica del sublime». Il sublime è, dunque, per Leopardi un numen di sapienza e di arte in grado di puntellare un’intera visione estetica. È una bellezza capovolta simile a quella di Venere che cela dietro l’asimmetria degli occhi il segreto del proprio fascino. Ciò emerge limpidamente dai suoi scritti nei quali con un’inusitata gamma di registri, attingendo dall’esperienza biografica, sottrae il sublime alla temporalità di categoria codificata, concentrandolo in un’icona di singolare flessibilità.